Alla stampa e al pubblico,
Sia la Turchia che l’opinione pubblica internazionale ne sono a conoscenza; l’indagine e la procedura illegale iniziata nel 2017 si è conclusa con una condanna a 159 anni di carcere contro 20 avvocati per “esercizio della professione di avvocato”. E anche se il dossier è da mesi in attesa di essere esaminato e rivalutato dalla Corte Suprema, non è stata ancora presa una decisione.
Sappiamo anche che in questo periodo i nostri colleghi Aytac Ünsal e Ebru Timtik hanno trasformato lo sciopero della fame con la richiesta di un “giusto processo” in un death fast (sciopero della fame fino alla morte o fino a quando le loro richieste non verranno accettate) nella “Giornata degli avvocati”, il 5 aprile.
Abbiamo anche sperimentato e visto che, nonostante il rapporto d’esame dell’Istituto di Medicina Legale che dice che i due avvocati “non sono nelle condizioni fisiche di rimanere in prigione”, la 37a Corte d’Assise ha deciso di tenerli in ospedale con la forza per le eventuali “cure” invece di ordinare il loro rilascio. Con questa decisione, entrambi i nostri colleghi sono ancora rinchiusi contro la loro volontà in celle, chiamate reparti di detenzione, dove non c’è aria fresca e sono in condizioni peggiori che in prigione.
Oggi, in realtà sappiamo che Ebru e Aytaç si stanno avviando verso un punto di non ritorno. Non solo la vita di Ebru e Aytaç è minacciata, ma anche il diritto alla difesa. Perché la richiesta dei nostri colleghi per avere un processo equo, è il bisogno/diritto di tutti i cittadini. Quindi è una richiesta giusta che può essere facilmente soddisfatta. Oggi è sulle coscienze di tutti il dovere di mantenere in vita Ebru e Aytaç.
Noi, in qualità di presidenti di Associazioni degli avvocati, esortiamo le autorità ad assumersi questa responsabilità: chiediamo che sia garantito il diritto a un processo equo e che Ebru Timtik e Aytaç Ünsal siano rilasciati con urgenza secondo il rapporto rilasciato dall’Istituto di Medicina Legale. E insieme al loro rilascio, vogliamo insistere affinché i nostri colleghi riesaminino ancora una volta la decisione riguardante la loro vita.
1. Adana bar president, lawyer Veli KÜCÜK
2. Agri bar president, lawyer Salih AYDIN
3. Amasya bar president, lawyer Ahmet Melik DERINDERE
4. Ankara bar president, lawyer R. Erinc SAGKAN
5. Antalya bar president, lawyer Polat BALKAN
6. Artvin bar president, lawyer Ali Ugur CAGAL
7. Aydin bar president, lawyer Gökhan BOZKURT
8. Balikesir bar president, lawyer Erol KAYABAY
9. Batman bar president, lawyer Abdülhamit CAKAN
10. Bingöl bar president, lawyer Hanifi BUDANCAMANAK
11. Bolu bar president, lawyer Sabri ERHENDEKCI
12. Bursa bar president, lawyer Gürkan ALTUN
13. Denizli bar president, lawyer Müjdat ILHAN
14. Diyarbakir bar president, lawyer Cihan AYDIN
15. Düzce bar president, lawyer Azade AY
16. Gaziantep bar president, lawyer Bektas SARKLI
17. Hakkari bar president, lawyer Ergün CANAN
18. Hatay bar president, lawyer Ekrem DÖNMEZ
19. Istanbul bar president, lawyer Mehmet DURAKOGLU
20. Izmir bar president, lawyer Özkan YÜCEL
21. Kocaeli bar president, lawyer Bahar GÜLTEKIN CANDEMIR
22. Mardin bar president, lawyer Ismail ELIK
23. Mersin bar president, lawyer Bilgin YESILBOGAZ
24. Mugla bar president, lawyer Cumhur UZUN
25. Mus bar president, lawyer Feridun TAS
26. Ordu bar president, lawyer Haluk Murat POYRAZ
27. Siirt bar president, lawyer Nizam DILEK
28. Sanliurfa bar president, lawyer Abdullah ÖNCEL
29. Sirnak bar president, lawyer Nusirevan ELCI
30. Tekirdag bar president, lawyer Sedat TEKNECI
31. Tunceli bar president, lawyer Kenan CETIN
32. Van bar president, lawyer Zülküf UCAR
33. Yalova bar president, lawyer Fedayi DOGRUYOL